L’olio extravergine di oliva, è ricco di antiossidanti, sostanze che rallentano l’invecchiamento cellulare, pertanto è scientificamente provato che è utile anche nella prevenzione dei fattori di rischio dell’ictus.
Merito dell’acido linoleico e dei grassi insaturi buoni, dalle spiccate proprietà cardioprotettive. Massimo Cocchi, docente all’Università di Bologna, ha messo a punto un programma predittivo del rischio di ictus, basato sui diversi livelli di acido oleico presenti nelle piastrine. Cocchi è anche membro dell’Arna, l’Associazione Ricercatori Nutrizione e Alimenti e da anni studia le proprietà nutraceutiche dell’olio di oliva. Dalle analisi, condotte su un campione di 110 individui, si evince che i consumatori abituali di olio extravergine di oliva vedono ridursi le attività protrombitiche, con ripercussioni positive anche sull’adesione piastrinica, sulla coagulazione e sulla fibrinolisi.
L’acido oleico garantisce una maggiore protezione dal rischio di insorgenza di ischemia ed infarto. Ecco perché l’olio extravergine di oliva è, tra tutti, il condimento più salutare, nettamente preferibile agli oli ricchi di grassi saturi e idrogenati. L’olio extravergine d’oliva, come emerso da precedenti studi firmati dallo stesso Cocchi, è utile anche nella prevenzione delle sindromi depressive, per via dell’alto contenuto di antiossidanti.
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