Nell’olio extravergine di oliva potrebbe esserci una cura per il diabete. Almeno secondo lo studio della Sapienza di Roma pubblicato su British Journal Clinical Pharmacology. Il componente specifico del condimento preferito dagli italiani, che secondo i risultati del team italiano sembra capace di ridurre la glicemia post-prandiale (i livelli di glucosio nel sangue dopo i pasti), è l’oleuropeina.
• L’OLEUROPEINA ABBASSA I LIVELLI DELLA GLICEMIA
Per lo studio, gli esperti si sono concentrati su un campione di persone sane alle quali sono stati somministrati 20 mg di oleuropeina durante un pasto tipico della cucina italiana. Confrontando i risultati con il controllo (placebo) a due ore dal pasto, i ricercatori hanno osservato una riduzione significativa della glicemia solo quando i partecipanti assumevano i 20 mg di oleuropeina. Altra osservazione interessante è che, dopo questo intervallo di tempo, i pazienti presentavano gli stessi livelli glicemici che avevano prima del pasto.
Questa ricerca apre dunque nuove prospettive per combattere il diabete anche con sostanze naturali come l’oleuropeina, presente non solo nell’olio ma anche nelle foglie dell’ulivo. “I dati sulle oscillazioni di glucosio e colesterolo – spiega Francesco Violi, autore dello studio e direttore del Dipartimento di medicina interna e specialità mediche dell’università La Sapienza – permettono di comprendere come l’assunzione di olio di oliva nella dieta possa prevenire complicanze cardiovascolari e arteriosclerosi. Numerosi studi, infatti, hanno dimostrato che i picchi post-prandiali di glucosio e colesterolo sono potenzialmente dannosi nei pazienti a rischio di complicanze aterosclerotiche; ridurne, pertanto, l’entità potrebbe apportare benefici nella cura dell’arteriosclerosi e delle sue complicanze come infarto e ictus”. Anche perché il diabete, spiega l’esperto, è una delle principali cause di infarto del miocardio ed ictus: “Nel 2016 i casi dichiarati di diabete in Italia – sottolinea Violi – hanno superato i tre milioni e questo numero crescerà nei prossimi anni considerando la progressiva tendenza all’aumento della malattia nella nostra popolazione”.
• L’OLIO, UN ANTIDIABETICO NATURALE
Prevenire una malattia come il diabete, e con essa i suoi danni alle arterie, è fondamentale soprattutto durante i pasti, perché l’aumento della glicemia post-prandiale stimola la produzione di insulina che, a lungo andare, facilita l’insorgenza della malattia, nei soggetti predisposti. In un precedente studio il gruppo guidato da Violi aveva già osservato come l’assunzione di 10 grammi di olio extravergine di oliva durante i pasti era in grado di ridurre la glicemia post-prandiale ma non era stata ancora individuata la componente dell’olio responsabile di questo effetto benefico.
Quello che era emerso dalla ricerca è che l’olio extravergine di oliva si comporta come un antidiabetico con un meccanismo simile ai farmaci di nuova generazione, cioè le incretine (ormoni naturali prodotti a livello gastrointestinale che riducono il livello della glicemia nel sangue). Tanto è vero che la sua assunzione si associa, secondo i ricercatori, a un aumento nel sangue delle incretine.
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